Torna in Puglia il pluripremiato attore con una rivisitazione tratta da "Il servitore di due padroni" di Carlo Goldoni. Lo spettacolo rientra nella programmazione del Teatro Pubblico Pugliese.
Sarà il Teatro "Giuseppe Verdi" di San Severo - venerdì 20 febbraio ore 21 - la prima tappa del tour che vedrà Pierfrancesco Favino calcare i palchi più ambiti e suggestivi di Puglia con la piéce "Servo per due", opera liberamente tratta da "Il servo di due padroni" di Carlo Goldoni.
Dopo San Severo, il tour proseguirà sabato 21 (ore 21) e domenica 22 febbraio (ore 18) al Teatro Petruzzelli di Bari; martedì 24 (ore 21) e mercoledì 25 febbraio (ore 18) al Teatro Orfeo di Taranto; sabato 28 e domenica primo marzo (ore 21) al Teatro "Umberto Giordano" di Foggia.
Ad affiancare Favino il gruppo Danny Rose con musiche eseguite dal vivo dall'orchestra Musica da Ripostiglio; in scena anche l'attore pugliese Paolo Sassanelli, che ha curato la regia dello spetacolo insieme allo stesso Favino.
Un lavoro che già l’anno scorso ha avuto un grande successo nei teatri pugliesi, ripropone a teatro una serata a base di ironia e divertimento senza dimenticare la qualità impeccabile della messa in scena: giudicato dai più perfetto nella tecnica recitativa ed efficacissimo nelle trovate registiche e musicali. Un classico rivisitato in chiave moderna.
Negli anni Trenta a Rimini, Pippo, il nostro moderno Arlecchino ha appena perso il lavoro e si ritrova depresso, senza soldi e senza poter mangiare. Essendo ossessionato dal cibo è disperato, comincia a cercare un nuovo mestiere e dopo vari tentativi accetta di lavorare contemporaneamente alle dipendenze di due diversi padroni, trovando così il modo di raddoppiare il suo salario e i suoi pasti. Significherà per Pippo ricordare quali ordini e da chi gli verranno impartiti e dovrà anche evitare che i suoi due padroni si incontrino, al fine di scongiurare che ognuno di loro capisca che sta lavorando anche per qualcun altro.
Il riadattamento della versione italiana di “Servo per due” del noto commediografo inglese Richard Bean tratto da “Il servitore di due padroni” di Carlo Goldoni, si presenta come una commedia comica, con attori che cadono dalle scale, che sbattono le porte, che fanno battute a doppio senso e interagiscono con il pubblico.